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Bolsena

Il lago di Bolsena

Il lago di Bolsena si trova in Italia centrale nella provincia di Viterbo, distante appena 80 km dalla capitale, Roma. Questo lago ha forma ellittica, una superficie di 114,5 kmq con profondità massima di 151 m e un perimetro di 43 km; Sono presenti due isole, Bisentina e Martana, probabili residui di crateri vulcanici, ed è circondato in buona parte dalla catena dei Monti Vulsini. Alimentato principalmente da acqua piovana ha numerosi immissari di portata modesta ,mentre il fiume Marta, unico emissario, nasce dal porto dell’omonimo centro abitato e sfocia nel Mar Tirreno. Bolsena deve le sue origini alla cessata attività eruttiva di un antichissimo vulcano, che spentosi qualche milione di anni fa e ricolmatosi d’acqua,divenne lo splendido lago che oggi abbiamo la fortuna di ammirare. Queste acque profonde e pulite, sono habitat ideale per moltissime specie di pesci e naturalmente sono presenti in grandissimo numero le Carpe. Una sterminata popolazione di carpe fortissime e selvagge, che vagano in lungo e in largo per queste acque, probabilmente nella loro stragrande maggioranza senza mai avere incontrato una lenza e tanto meno una boilies. Fare carpfishing a Bolsena è un’esperienza indimenticabile, le carpe che popolano questo lago sono indomite combattenti, allenate a nuotare in acque profonde ed ossigenate, oppongono in combattimento una resistenza che non ha eguali in nessun altro luogo. Le sensazioni che si possono provare avendo in canna uno di questi “mostri”, riesce a comprenderle solo chi almeno una volta, si è misurato con le Carpe di Bolsena. Sono forti e difficili, pesci da ricercare con pazienza e sacrificio, perchè diciamolo subito, organizzare una sessione di pesca in un lago come questo non è propriamente una passeggiata. La prima e fondamentale condizione, per organizzare al meglio la pescata è quella di partire con un’idea precisa su quale settore del lago andremo a posare la nostra insidia e in funzione di questo, affrontare tutte le fasi della battuta. Quanto affermo rischia di apparire scontato e banale, se non lo si considera nel contesto dei molti fattori che possono determinare il successo o il fallimento di una battuta di pesca, quindi meglio non rischiare di lasciare qualcosa al caso. Teniamo dunque presente come prima condizione, che qui ci si deve disporre con una buona capacità di adeguamento mentale e tecnica, per affrontare ed avere ragione di un simile piano d’acqua, che facilmente può disorientare chi non lo conosce e che non ho esitazione nel definire difficile. Quanto sostengo, evidentemente vale di più per chi giunge su queste rive per la prima volta e con probabilità si trova di fronte condizioni che gli sono poco familiari. Pure il carpista più esperto e smaliziato dovrà disporsi ad affrontare condizioni poco ricorrenti nella nostra pesca, come l’adeguarsi al fatto di dovere montare il campo “ in spiaggia”, magari a cento metri da sdraio e ombrelloni e poi lanciare le lenze, nella convinzione che quel mare d’acqua possa regalare una Carpa. Fidando che questa con qualche centinaio di km quadrati di fondale a disposizione, possa arrivare ad incontrare il letto di pastura e fermarsi a mangiare su quel minuscolo puntino, posato in un angolo di questo immenso lago. Immagino che più di un carpista sia stato assalito dallo sconforto avventurandosi in barca su queste acque equipaggiato di ecoscandaglio, questo nella speranza di trovare uno scalino o un rilievo che rendano interessante un settore e invece il più delle volte incontrano un fondale quasi sempre senza rilievi, che degrada con regolarità fino a profondità proibitive per la pesca alla carpa e infine si avvia sempre più ripido, verso gli abissi che portano al centro dell’antichissimo cratere. Pur presentandolo con questi toni che ammetto poco invitanti, ma che ritengo doveroso fare, non intendo certo addossare a Bolsena la fama di lago impossibile e non voglio spaventare nessuno, infatti, Bolsena resta comunque un lago come tanti altri che non si sottrae certo a quelle regole che ci vengono dettate dalla nostra esperienza di carpisti. Quindi sempre valide quelle condizioni che qui come altrove, determinano la presenza delle carpe in un determinato sito, ci conforti inoltre un’incontrovertibile certezza: qui le carpe sono veramente tante! Esistono certamente punti del lago dove ne è più abbondante la presenza e altri dove sono più rare, ma le costanti che ci saranno di aiuto nella ricerca degli “spot” migliori restano sempre quelle note. Le sponde dove è più folta la vegetazione lacustre, sbocchi di fossi e canali sono le zone dove è più alta la probabilità di individuarne la presenza, che naturalmente aumenta di numero nel periodo che precede o segue la frega e che è concomitante con i massimi livelli idrometrici del lago. In base alle mie esperienze personali, confrontate con quelle di altri carpisti e fatte le dovute considerazioni, mi sento di asserire che il periodo primavera /inizio estate risulta uno dei periodi più redditizi per programmare una sessione di pesca a Bolsena, in special modo dopo la frega quando le carpe si aggirano affamate nella sottoriva. Non voglio affermare che la pesca autunnale e invernale sia poco redditizia, ma certamente la primavera è la stagione che garantisce più catture in questo lago. Normale conseguenza dell’avvicinarsi delle carpe, mentre con i primi freddi queste immancabilmente si portano più distanti da riva, “più alte “ come si dice da queste parti, e le cose si complicano non poco. Non ultime come parte in causa le frequenti cattive condizioni atmosferiche, che rendendo agitate e insidiose le acque del lago non favoriscono certo la pesca a lunga distanza . Tornando ora ad analizzare le condizioni per una fruttuosa ricerca di una buona postazione a Bolsena, c’è da tenere conto che troveremo un lago che in maggioranza presenta una morfologia del fondale liscia e regolare, è meglio quindi rivolgere le proprie attenzioni al fattore conformazione delle sponde, che può risultare determinante al fine di individuare la presenza delle carpe, piuttosto che alla conformazione del fondo .Ma anche questa condizione spesso non basta, oltre ad operare una attenta scelta della postazione, la condizione che più fa la differenza in termini di resa è quella impostare una pasturazione abbondante e prolungata. Risulta fondamentale creare una zona artificiale di alimentazione dove le carpe che vagabondano per il lago, possano fermarsi a mangiare, quindi in primo luogo molto tempo a disposizione per pasturare e ricordiamolo ancora, quantità industriali di granaglie e boilies, senza parsimonia. Se ancora esistono acque dove trovano ragione di impiego le grosse pasturazioni, Bolsena è uno di quei posti. Gettare in acqua tanta roba resta il metodo migliore per intercettare e fermare i grossi branchi di carpe in ricognizione, branchi che normalmente annoverano pesci più o meno della stessa taglia e sempre in numero rilevante. Come è facile comprendere, tante carpe di buona taglia alla ricerca di cibo non si accontenteranno certo di qualche manciata di boilies e granaglie per convincersi a fermarsi in pastura e una volta ripulito tutto tornare al prossimo giro, per “commensali” di questa specie o si imbandisce una tavola come si deve o le speranze di averne la visita restano purtroppo ben poche. Per descrivere il comportamento di queste carpe non trovo nulla di più adeguato del termine “giro” ma credo di non sbagliare quando definisco così le modalità con cui avvengono le catture a Bolsena, infatti, accade in pesca che dopo le prime catture, possano passare un bel numero di ore prima di tornare a sentire in azione gli avvisatori, intervalli protratti, che evidenziano come siano lunghi i percorsi di questi pesci che si spostano dai luoghi di stazionamento lungo le loro rotte di alimentazione. Lunghe attese, che spesso vengono cadenzate a ritmi regolari dalle visite delle carpe e che possono essere ripagate da partenze a ripetizione, quando il branco decide di tornare sulla nostra pasturazione e allora non è raro avere tre o quattro catture a distanza di pochi minuti per poi passare un giorno o due prima di riavere sul nostro settore la gradita presenza delle carpe, da qui nasce il termine “giro”.
Addentrandoci nell’argomento della ricerca della carpa su un fondale come quello di Bolsena, che come descritto si presenta in maggioranza uniforme e sabbioso, si rileva che, in funzione della stagione in cui stiamo pescando, possono divenire zone molto produttive quelle piazzole sabbiose non necessariamente situate a grossa profondità , che sgombre da alghe con lago calmo e relativa trasparenza dell’acqua , si possono individuare a vista impiegando una imbarcazione. Pasturare su questi “plateau” è quanto mai redditizio specialmente con l’avanzare della stagione calda quando l’innalzarsi della temperatura favorisce il proliferare d’alghe che fanno da contorno alla riva. In modo particolare di notte quando cessa il disturbo dei bagnanti, che d’estate “imperversano” sul lago, queste piazzole non mancano mai di interessare delle carpe in ricognizione alimentare e realizzare ottime catture non è cosa difficile. Bolsena in special modo con l’avanzare dell’estate ,resta comunque il regno incontrastato della pesca a lunga distanza, affrontando il lago nella zona della spiaggia del comune di Gradoli, è normale portare i terminali anche a 400 m di distanza su fondali con circa 15m di profondità. Fondamentale nel periodo caldo quando prolifica la vegetazione acquatica, per la corretta impostazione della pescata, calare le lenze molto a largo a ridosso del limite estremo della barriere di alghe. Compiute queste operazioni e operata la posa delle lenze a grande distanza da riva, in caso di cattura il combattimento per forza di cose dovrà essere condotto in barca,risultando altrimenti poco probabile che si possa riuscire nell’impresa di trarre a riva una carpa da quella distanza, con in mezzo un paio di cento metri di prateria di alghe da superare. Le alghe non rappresentano comunque una grossa difficoltà visto che esiste il modo di aggirare il problema, con l’ausilio della barca e magari un avveduto imbobinamento di trecciato, che come noto riesce agevolmente a tagliarle. Proseguendo nella definizione dei contorni del lago di Bolsena cercherò di offrire a chi non lo conosce, una panoramica delle possibilità di pesca su qualche buona postazione, tra le tante che questo lago può offrire. Certo parlare di postazioni a Bolsena potrebbe divenire un’impresa titanica, tante potrebbero essere le potenziali candidate, quindi per evidenti opportunità di spazio, dovrò ridurne il numero focalizzando l’obiettivo sulla località più nota: la spiaggia del comune di Gradoli. Come si intuisce dalla denominazione si tratta di una lunga e semi rettilinea sponda situata nel territorio di questo comune, che alterna le spiagge di scura sabbia vulcanica a tratti di folto canneto. Per raggiungere il posto basterà percorrere la SS Cassia, entrando nel territorio della provincia di Viterbo, seguire le indicazioni per Bolsena e dopo aver attraversato la cittadina, arrivati al bivio per Gradoli voltare a sinistra e percorrere un paio di Km in questa direzione, fino a trovare un largo incrocio con l’indicazione turistica “lago”. Poche centinaia di metri e si arriva su una stradina sterrata che costeggia il lago per qualche chilometro e credetemi arrivati fin qui non resta che l’imbarazzo della scelta. Lungo questo tratto di sponda una delle postazioni più famose e battute è quella del campeggio “La grata”, se trovato libero “dai soliti noti” è uno spot veramente interessante, con la presenza di uno sbocco d’acqua corrente e grandi alberi che offrono ombra e riparo nella stagione estiva. Il fondale antistante è quello che ho già descritto, con profondità che degrada regolare fino ad avere 10/13 m a 400 m da riva. La profondità di circa 4/5 m raggiungibile a tiro di canna permette la pesca a lancio nel periodo primaverile autunnale, molto redditizia di notte la pesca marginale su poco più di un metro d’acqua, mentre il “long range “ è da riservare alla stagione estiva e invernale. Le carpe frequentano numerose questa spiaggia, forse proprio grazie alla fama del luogo e alla conseguente assidua presenza di carpisti , accade che una volta tanto la pressione di pesca anche se elevata non è deleteria, ma anzi contribuisce notevolmente a tenere il pesce in zona, evento da sottolineare in un lago come questo, dove le carpe non hanno assolutamente abitudini stanziali e quindi solo un posto con una costante di presenza di cibo riesce a distoglierle almeno in piccola parte dal vagare in lungo e in largo per il lago richiamandole a operare frequenti visite sul posto. Dal camping proseguendo in avanti esistono almeno altre venti postazioni note e frequentate, ma tante altre potenziali piazzole attendono di vedere all’opera i carpisti che vorranno lanciare la sfida a questo lago e che, diciamocelo con franchezza, trovano il coraggio e la fantasia per provare a cambiare e rifuggono da quelle che oramai stanno divenendo delle vere e proprie penose file, tutte concentrate su tre o quattro super pressate e fin troppo generose piazzole.
Terminato di illustrare le bellezze e le possibilità di pesca in questo lago, è opportuno passare a parlare di quello che riguarda le leggi che regolamentano l’esercizio della pesca sportiva Bolsena, nel nostro caso particolare della pesca con la tecnica del carp fishing.
La pesca con la tecnica del carp fishing senza limite di orario, è concessa dal 1 Ottobre al 14maggio su una zona segnalata da appositi cartelli, dal territorio del comune di Gradoli fino al confine con il territorio del comune di Grotte di castro, un tratto di sponda di 2.700 m. fuori da questo periodo è possibile pescare solo di giorno. Gli stranieri dovranno munirsi di una particolare licenza di pesca con durata limita che gli uffici competenti della provincia rilasceranno su richiesta. Per ulteriori informazioni su questi regolamenti mandare una e-mail a questo indirizzo: provincia@provincia.vt.it
Spero che questo mio articolo sul lago di Bolsena non vi abbia annoiato troppo, e chissà se un giorno non capiterà di trovarci a pesca proprio su queste sponde, intanto se qualcuno di voi avesse bisogno di altre notizie può inviare un messaggio alla mia posta elettronica: fabio.perisse@alice.it
Fabio Perisse