Campionato Mondiale D.A. Coimbra – Portogallo

(Tutto il materiale è stato gentilmente concesso da Match Fishing – www.matchfishing.it/ )

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LUCA CIPOLLINI
FABIO COSCIA (Lenza Orvietana Colmic Stonfo)
ALFREDO GRANAGLIA
GIOVANNI BOTTAZZI
riserva
PAOLO LIMBERTI

La Nazionale Disabili ha terminato la sua avventura portoghese con la medaglia di bronzo a squadre dopo aver terminato in seconda posizione gara 1.
Vincono il Mondiale i padroni di casa portoghesi che terminano con 15 penalità totali.
Scontro al cardiopalma per la classifica individuale tra il nostro Giovanni Bottazzi ed il portoghese Marques, campione nazionale in carica, esperto conoscitore del Rio Mondego. Oggi i due sono stati sorteggiati nello stesso settore e si sono confrontati all’ultima bogas terminando entrambi con oltre 5000 punti, un punteggio stratosferico su questi pesci e su questo campo di gara. Purtoppo il nostro Giuanin deve cedere il passo per soli 11 pesci sul totale dei due giorni e questo equivale veramente quasi ad un oro! Purtroppo la classifica è impietosa e l’emiliano si appende al collo l’argento. Gli altri piazzamenti dei ragazzi di Alberto Neri oggi sono stati: Fabio Coscia 4°, Luca Cipollini 5° ed Alfredo Granaglia 3°.
Come detto chiudiamo al terzo posto dietro ai lusitani con 15 punti e alla Germania che ci precede di una sola penalità: 23 a 24!

Il c.t. della nazionale disabili Alberto Neri ha così descritto il campo di gara del mondiale.
“Il campo gara, sul Rio Mondego, presso Coimbra, è caratterizzato dalla presenza di molte erbe sul fondo, distribuite in maniera diseguale da tratto a tratto del fiume; la presenza delle erbe condiziona in maniera importante la presenza delle bogas, le grosse “stiscie” lusitane che rappresentano le prede prevalenti nelle competizioni in questo campo di gara.
Sono pesci da 60/80 g. di media che si pescano prevalentemente a roubaisienne alla misura massima di 11.50 m. cercando di passare nei corridoi puliti tra le erbe; e’ una pesca molto difficile, anche perché vi è un
Alternativa sporadica alle bogas sono i cefali, di dimensione tra i 300 e i 400 grammi, di cui si possono catturare 3/4 esemplari ma non in tutti i picchetti e non sempre.
Il fiume è caratterizzato da una profondità media sui 3 mt ad eccezione dei primi tre picchetti del settore A (l’ultimo vista la picchettatura alla rovescia rispetto alle consuetudini italiane) che sono notevolmente più bassi (m. 1.70/1.80) e presenta una corrente lenta, tanto che sono sufficienti lenze mediamente inferiori al grammo.

Giovanni Bottazzi: “E’ STATA UNA PESCA PIUTTOSTO DIFFICILE ALLE BOGAS, UN PESCE CHE NOI NON CONOSCIAMO IN GARA E CHE HA UN COMPORTAMENTO TUTTO DA SCOPRIRE. VA PESCATO FILO FONDO, CON AMI DEL 20 E 22 INNESCATI CON UN PAIO DI FILI DI VER DE VASE ED OGNI MINIMA VARIAZIONE DI LIVELLO, CONDIZIONE CHE SI VERIFICA A CAUSA DELLE MANOVRE SULLE DIGHE, ESCE DI PASTURA OPPURE NON SI CATTURA PIU’ SE NON SI E’ ESATTAMENTE RADENTI IL FONDO. OCCORRE ALIMENTARLA CON ESTREMA REGOLARITA’ E PRECISIONE AD OGNI GIRO E VA PESCATA CON GRANDE CONCENTRAZIONE. LE NOSTRE LENZE VARIAVANO DA 0.30 AD 1 GRAMMO”.classifica finale

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