Il Paglia

Il Paglia (tratto da “Piano di fattibilità per il recupero della Lontra nel Fiume Paglia .
www.esa-net.it/pbs/Lontra.htm – )

LE CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE

Il fiume Paglia nasce a circa 1000 m sulle pendici orientali del Monte Amiata (1738 m); è l’unico affluente di destra degno di nota del fiume Tevere, in cui confluisce subito dopo il lago di Corbara, tra Orvieto e Baschi, dopo un percorso di 86,5 Km ed attraversa in direzione NO-SE i territori toscano, laziale ed umbro.

Il suo bacino imbrifero, che ha una superficie di 1320 Km2, confina a nord con il bacino del fiume Orcia, ad est con il bacino del fiume Tevere, a sud con il bacino del lago di Bolsena e ad ovest con il bacino del fiume Fiora (Fogli della Carta d’Italia n° 129 e n° 130, 1:100.000).

La lunghezza del suo corso è di 86,500 Km e la larghezza varia da 20 a 200 m. Fra tutti gli affluenti del Tevere, è quello a regime più marcatamente torrentizio; presso Acquapendente, al termine del corso superiore, la sua portata è calcolata di circa 0,3 mc/s, in magra estiva, ed di 800 mc/s, in massima piena; presso Orvieto ha una portata ordinaria di 12,4 mc/s.

La pendenza del letto del fiume è dello 0,48% fino all’immissione nel fosso Subissone, presso Acquapendente, dello 0,70% fra tale immissione e Monte Rubiaglio e dello 0,33% da quest’ultimo punto fino alla confluenza con il Tevere (PERONI,1983).

Lungo il suo percorso, il Paglia scorre a tratti incassato fra sponde ripide, assumendo caratteristiche più marcatamente torrentizie, a tratti si allarga, scorrendo più lentamente, con caratteristiche più fluviali, senza soluzione di continuità.

Gli affluenti

Il fiume Paglia riceve le acque da molti affluenti, alcuni dei quali sono fossi di scarsa importanza, altri invece hanno una notevole portata e sono in gran parte responsabili delle piene del Paglia. Ciò vale soprattutto per gli affluenti di destra, dal Ponte Gregoriano in poi, che provenendo dal ripido bancone vulcanico che sovrasta la riva destra del fiume, hanno una notevole pendenza e si immettono, specie nei periodi piovosi, nel Paglia con violenza e molto rapidamente, impedendogli di smaltire le acque.

Il fiume nasce sotto la denominazione di Pagliola, dalla confluenza delle acque di rivoli montani e di sorgenti come quelle delle Fonti dell’Acquapassante (1050 m s.l.m.) e del Rifugio Amiatino. Dopo un percorso di 15 Km scende a 402 m di quota, confluendo con il Torrente Vascio, dove prende il nome di Paglia.

Da questo punto gli affluenti di sinistra sono: T. Caccarello (quota di immissione: 388 m s.l.m.), T. di Quercia (362 m), Fosso delle Cupe (340 m), F. del Poggio , F. del Poggio Vitello, F. Casalicchi, T. Rigo, T. Elvella (266 m, confine Lazio-Toscana), F. Pietrone (260 m), F. Della Torretta, T. Tirolle(245 m), F. Sant’Angelo, T. Arcamano, T. Mandrione, T. del Pianaccia, T. Fossatello (215 m, confine Lazio-Umbria), F. Ripuglie, F. Rivalcale, T. Ritorto, F. della Sala( 140 m), T. Chiani(115m), F. Carcaione, F. Cottano.

Gli affluenti di destra sono: F. del Ripieno (366 m), F. della Capanna dei Frati, F. del Riccione, F. del Puntone, T. Minestrone, F. Rigosano, T. Senna, T. Siele (268 m), F. del Poderaccio, F. della Ceresina, F. delle Pianacce, T. Stridolone (246 m), F. di Quintaluna, T. Asinara (235 m), F. di Cavarese, Ruscello Subissone (229 m), F. del Molino (224 m), F. Pratule, T. Romealla, F. Laguscello, F. Cascio, F. della Treglia, F. Cavarello, F. Ceneroso (PERONI,1983).

CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE

I valori qui di seguito riportati sono tratti da “Considerazioni sulle comunità macrobentoniche del sistema fluviale Paglia-Chiani” (MORETTI et al., 1988).

Ossigeno

Il fiume Paglia presenta una buona qualità del contenuto di ossigeno a causa di:

a) origine sorgiva del fiume con una dotazione di ossigeno disciolto di poco al disotto del valore di saturazione;

b) imponenti insediamenti algali di Chladophora, Chetophora e Diatomee producono, in alcuni tratti, importanti sovrasaturazioni di ossigeno;

c) la turbolenza, sebbene non eccessiva, del fiume promuove un buon rimescolamento aria-acqua.

Questi tre fattori ambientali arricchiscono la acque di ossigeno disciolto, anche nei punti in cui certi fondi sono sicuramente ipertrofizzati, fino a toccare la categoria dei polisaprobi e dei mesosaprobi. Infatti, l’abbondante quantità di ossigeno promuove una totale ossidazione dei composti ipossigenati dell’azoto e garantisce ai componenti della biocenosi bentonica una riserva di gas respiratorio che consente ricchi insediamenti di specie tutt’altro che euribionti.

Temperatura

Le medie termiche dell’acqua si discostano poco da quelle dell’aria; il divario più elevato, su scala annuale, per una stazione di rilevamento è stato di 23°C (3,5°C in febbraio e 26°C in giugno)


pH

Il pH risulta tamponato intorno a valori di poco superiori alla neutralità. Solo a valle dell’immissione del T. Minestrone è stato registrato un valore di pH inferiore a 6,4.


Solfati

Il contenuto in solfati è assai consistente e tocca il valore massimo di 400 ml/l.

Nitrati

Il valore medio è di 7-8 mg/l.

Ammoniaca

Il valore medio è di 2,2 mg/l.

Fosfati

Il valore medio è di 0,8 mg/l.


BILANCIO FAUNISTICO


Invertebrati

Il fiume Paglia è essenzialmente caratterizzato dalle ricche rappresentanze di insetti appartenenti agli ordini degli Efemerotteri (19 specie), dei Tricotteri (19 specie ed 1 sottospecie) e Odonati (4 specie e 2 sottospecie).

Sono state reperite alcune specie di Hydracarina, mentre risultano scarsi molluschi, oligocheti ed irudinei.

E’ da sottolineare la presenza di Decapodi quali Atyaephyra desmaresti e Potamon edule, oltre che del bivalve Unio elongatus (PERONI, 1983).

Fauna ittica

Per quanto riguarda la fauna ittica, le principali specie presenti risultano essere:

famiglia Anguillidi: anguilla (Anguilla anguilla)
famiglia Ciprinidi: alborella (Alburnus alburnus alborella), barbo (Barbus plebejus), carpa a specchi e carpa comune (Cyprinus carpio), cavedano (Leiciscus cephalus), pigo (Rutilius pigus ) e carassio (Carassius carassius)
famiglia Ictaluridi: pesce gatto (Ictalurus melas)

VEGETAZIONE RIPARIALE

Il fiume Paglia presenta una relativa uniformità per quanto riguarda la natura del letto, delle sponde e della vegetazione.

Quest’ultima è costituita da salici bassi, giunchi, tife, santoline e numerose specie erbacee, per quanto riguarda le sabbie e le ghiaie del greto.

Lungo le sponde, nei primi tratti dei terrazzi fluviali e sugli isolotti, si segnalano forme arbustive ed arboree di salici bianco e rosso (Salix alba e S. purpurea), ontani (sp. Alnus), pioppi bianchi (Populus alba) ed olmi (Ulmus campestris).